Luca B
30. kesäkuuta 2025
Sono tornato all’Artnatur Hotel Dolomites di Siusi dopo il recente cambio di gestione, motivato dai bellissimi ricordi dei soggiorni passati. Purtroppo, l’esperienza si è rivelata decisamente deludente. Un tempo, l’Artnatur era molto più di una bella struttura in legno con vista sull’Alpe di Siusi: era un luogo autentico, dove si respirava la vera essenza del Sud Tirolo. L’accoglienza era genuina, il servizio personalizzato, e l’attenzione al cliente quasi maniacale. La gestione familiare curava ogni dettaglio con passione, creando un’atmosfera calda, sincera e profondamente legata al territorio. Oggi, invece, tutto questo sembra svanito. Il passaggio a una gestione centralizzata da catena alberghiera ha introdotto una logica standardizzata, uniforme, che ha sacrificato la componente umana e il carattere unico dell’hotel. Il servizio, una volta preciso e premuroso, appare ora impreciso e impersonale; manca la cura, manca il calore, manca la sensibilità che faceva sentire ogni ospite al centro. I segnali di questo cambiamento sono evidenti: posacenere non svuotati, bicchieri in camera mai sostituiti, divanetti della sala da pranzo macchiati, posate non sempre perfettamente pulite e un set di cortesia ridotto all’osso. Dettagli che trasmettono una sensazione generale di trascuratezza e mancanza di attenzione. Anche la cucina ha perso il legame con il territorio: sia nel buffet della colazione che a cena, le specialità locali sono state quasi del tutto dimenticate. Oggi prevalgono piatti internazionali anonimi, senza personalità e privi di quel tocco alpino che un tempo rendeva ogni momento a tavola un’esperienza autentica. Resta, fortunatamente, la bellezza della struttura e il panorama mozzafiato delle Dolomiti. Ma senza quell’attenzione e quella cura che un tempo facevano la differenza, si ha la netta impressione di trovarsi in un qualunque quattro stelle, privo di carattere. Il confronto con la precedente gestione è impietoso. Chi ha vissuto l’esperienza dell’Artnatur di una volta, oggi non può che restarne deluso. E chi non l’ha mai conosciuto, non potrà capire cosa si è davvero perso. Peccato!
Käännä