Elafos Hotel

elafos hotel 1929 carino, molto bello, bello per come è tenuto e per la sua storia. Peccato che non abbiamo potuto mangiare, ci hanno indirizzato in una struttura subito di fronte, dall’altra parte della strada, con alcuni tavoli da una parte e dall’altra della strada. Presente una donna che non si è neppure affacciata a chiederci, l’abbiamo cercata così noi. Alla richiesta se potevamo mangiare mi ha dato in mano un menu senza chiedermi neppure in quanti eravamo. L’ho ricercata dicendo che eravamo in 8… e mi ha fatto cenno che potevamo unire i tavoli, senza neppure darmi altri menu. Ci siamo comunque seduti e abbiamo ordinato (io le ho chiesto un attimo perché avevo appena ricevuto il menu, lei se ne è andata senza tornare a chiedermi e abbiamo di nuovo dovuto rincorrerla per darle l’ordine. Come se non bastasse quello ordinato mi è venuta a dire, circa mezz’ora dopo che non c’era e mi sono dovuta accontenta di mangiare solo delle patate. Mi dispiace ma una gestione tale non merita nulla! Quindi a elafos darei anche di più, a elafaki zero proprio.

Un'esperienza meravigliosa da consiliare a tutti almeno una volta. Un hotel costruito quasi 100 anni fa durante il periodo italiano con architettura tipica del Trentino Altoadige e in un ottimo stato di conservazione (ormai difficile da trovare anche in Italia) nonostante i lavori fatti per adeguarlo alle normative vigenti ed alle esigenze odierne. La quasi totalità degli arredi ed oggetti sono esattamente quelli originali dell'epoca! Personale attento cordiale e disponibile! Posizione immersa nella foresta davvero suggestita e unica, anche il percorso che bisogna fare per raggiungerlo è un'occasione per scoprirà la parte interna dell'isola. Ottima meta per chi cerca un angolo di paradiso dove rilassarsi e fare un salto nel passato!

Adoriamo questo luogo perché è unico, Romantico, speciale. abbiamo alloggiato negli anni scorsi ed abbiamo passato dei momenti invernali unici, indimenticabili. Ma erano gestioni diverse.era un luogo vivo , pieno di gente, personale giovane, dinamico, professionale, desideroso di mettersi in gioco, che contribuiva a rendere speciale il luogo essendo tutti del circondario. Siamo passati di qui a primavera, una settimana prima della Pasqua ortodossa, volevamo prendere qualcosa al bar , ma pur non essendoci avventori l’unica persona in servizio era trafelata dal troppo lavoro. Abbiamo aspettato più del dovuto e poi siamo andati via mortificati e delusi. Siamo tornati ieri desiderosi di sorseggiare un buon bicchiere di vino. Abbiamo chiesto prima di sederci se era possibile avere due flûte di prosecco e vediamo fare bella mostra dietro il bancone alcune bottigliette di Gancia. Lo volevano servire caldo, ma hanno portato dei flûte pieni di ghiaccio. Lo abbiamo mandato indietro arrampicandoci sugli specchi per essere gentili. Quasi piangendo, enfatizzo, abbiamo chiesto se era possibile bere un bicchiere di vino qualunque. “Solo alla spina” la risposta. In Grecia, salvo rare eccezioni, ma non era questa, il vino alla spina è di pessima qualità perché lasciano il bag in box sotto il sole, a temperature assurde, senza alcuna rotazione, e non ultimo è il vino più economico in commercio. La responsabile, premurosa, è venuta al tavolo con fare professionale, ma ha solo ammesso che l’errore consisteva nel ghiaccio nel bicchiere, e che in tempi non sospetti avevano in catalogo anche il prosecco ma nessuno lo chiedeva. 14 euro due bicchieri di aceto lo scontrino. Posso immaginare a che prezzi vendevano il prosecco caldo. Qui mi sono alterato ed avrei voluto far notare alla responsabile , evidentemente piena di se è tutta compresa nel suo ruolo, che le toilettes erano in uno stato pietoso, indegne di di un luogo che vanta un catalogo tanto ricco. Manutenzione inesistente tanto che pezzi di legno del tetto sono pronti a cadere in terra. Ma se non lo ha capito da sola che il biglietto da visita di una attività non è il catalogo per quanto bislacco sia, ma le toilettes …sarei stato soltanto più deluso.